Il colore rosso tipico dell’aragosta è causato da un carotenoide, l’astaxantina (C40H52O4).
Da vive però, molte aragoste hanno un colore blu. Come mai?
Semplice, quando l'astaxantina è legata a una proteina chiamata crustacianina, l'animale assume un colore grigio-blu.
La cottura in acqua bollente causa una denaturazione delle proteine e il conseguente rilascio dell'astaxantina.
L'accoppiamento citato in precedenza non è l'unico possibile. Esistono infatti molte altre proteine che possono legarsi fra loro determinando colorazioni differenti (che dipendono comunque anche dalla dieta dell'esemplare). Possiamo così avere due effetti: il batocromo e l'ipsocromo.
Da vive però, molte aragoste hanno un colore blu. Come mai?
Semplice, quando l'astaxantina è legata a una proteina chiamata crustacianina, l'animale assume un colore grigio-blu.
La cottura in acqua bollente causa una denaturazione delle proteine e il conseguente rilascio dell'astaxantina.
L'accoppiamento citato in precedenza non è l'unico possibile. Esistono infatti molte altre proteine che possono legarsi fra loro determinando colorazioni differenti (che dipendono comunque anche dalla dieta dell'esemplare). Possiamo così avere due effetti: il batocromo e l'ipsocromo.
Curiosità: Gli alti livelli di emocianina nell'emolinfa donano una colorazione viola che si conserva solo se l'aragosta rimane in profondità.
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